Chiaramente tutti sanno che i principali usi cui vengono destinate le arance sono due, ovvero il consumo da mensa e la spremitura. Molte cultivar d’arancia, peraltro, hanno questa duplice vocazione e sono quindi ottime sia a tavola per concludere i pasti sia come bevanda.

Oltretutto, le qualità nutrizionali in entrambe i casi rimangono intalterate, quindi la scelta potrà essere effettuata tenendo conto esclusivamente dei gusti personali. Tuttavia, con le arance è possibile fare molte altre cose. In primo luogo, il succo è utilizzabile in cucina per il condimento di secondi piatti o anche per insaporire le macedonie di frutta, ma gli usi alimentari sono molto numerosi, soprattutto in campo dolciario.

Le marmellate, le confetture e le gelatine all’arancia

Spesso, i termini marmellata e confettura vengono utilizzati come se fossero sinonimi. In realtà, essi indicano due cose diverse e la differenza sta innanzitutto nel fatto che la marmellata per eccellenza viene ottenuta utilizzando solo le arance, mentre quando si impiegano altri tipi di frutta si parla sempre di confettura. Nella marmellata, inoltre, la percentuale di zucchero deve essere sempre intorno al 50% del peso totale, mentre la percentuale di frutta non deve scendere sotto il 20%. Nel caso si raggiunga il 45% si parla di marmellata extra, mentre se si arriva almeno al 65% si usa il termine composta, un alimento considerato molto più sano poiché la maggiore percentuale di frutta determina un minore contenuto di zuccheri. Mentre per la marmellata e la confettura si utilizza il frutto mondato delle parti di scarto, per ottenere la gelatina si ricorre al succo.

Amaro e bevande all’arancia

Il succo d’arancia è la base di partenza per la preparazione di deliziose bevande con contenuto alcolico. Una bevande arancia mimosadi queste è l’amaro all’arancia. Per ottenerlo, avrete bisogno di mezzo litro d’acqua, mezzo litro di alcool puro, 6 arance fresche da cui dovrete prelevare la parte superficiale delle bucce (senza quindi includere la parte bianca presente all’interno che darebbe un sapore eccessivamente amaro), due chiodi di garofano, una noce moscata e 300 grammi di zucchero. Le bucce dovrete metterle in una bacinella insieme all’alcool, ai chiodi e alla noce per due settimane, avendo cura di mescolare il tutto una volta al giorno. Allo scadere delle due settimane, bollite l’acqua facendovi sciogliere lo zucchero e dopo aver fatto rappreddare il composto unitelo all’alcool (filtrandolo prima delle bucce d’arancia). A questo punto non vi rimarrà che lasciare insaporire il tutto per circa due-tre mesi e il vostro amaro all’arancia di Sicilia sarà pronto.

Altre bevande ottenibili con il succo d’arancia sono il punch (molto indicato durante i mesi freddi visto che va consumato caldo) e alcuni cocktail piuttosto sfiziosi e alla moda, come il Tequila Sunrise (a base di Tequila, come è facile intuire) e il Mimosa (che invece miscela il succo d’arancia allo spumante). Inoltre, è possibile sfruttare il contenuto di vitamina C delle arance siciliane preparando degli sciroppi. Anche in questo caso, dovrete servirvi delle bucce, mischiandole col succo e lo zucchero e portandole a ebollizione. Naturalmente, quando si consumano bevande a base di alcool si raccomanda sempre la massima moderazione e di non mettersi alla guida.

Canditi all’arancia

I canditi all’arancia rappresentano una grande tradizione siciliana. Questi dolcetti, infatti, rappresentano uno strumento utilizzato per guarnire uno dei dolci più rinomati della nostra gastronomia, ovvero la cassata siciliana. La preparazione dei canditi all’arancia è piuttosto semplice e non richiede delle doti da mastro pasticcere. Per produrne circa mezzo chilo, dovrete usare un kilo di arance siciliane (è indifferente il tipo di cultivar), 600 grammi di zucchero e un litro d’acqua. Tagliate le arance a spicchi, dopo di che togliete la polpa e tagliate la buccia a strisce molto sottili facendole bollire in acqua per cinque minuti. Al termine, fate raffreddare le bucce in acqua fredda insieme a dei cubetti di ghiaccio. In un’altra pentola fate bollire l’acqua e aggiungete lo zucchero facendolo sciogliere completamente in modo da avere un liquido simile a uno sciroppo.

Quando le scorze si saranno raffreddate unitele allo sciroppo e mettetele a bollire per un paio d’ore. Al termine, ponete sul recipiente un foglio di pellicola bucherellato e lasciate riposare per una notte. Il giorno seguente ripetete quest’ultimo passaggio: togliete il foglio di pellicola, bollite le scorzette e rimettete a riposare coprendo con la pellicola forata. L’indomani, i vostri canditi alle arance di Sicilia saranno pronti per essere gustati.

Caramelle all’arancia

Un altro succulento dolcetto ottenibile grazie alle arance è rappresentato dalle caramelle. Oltretutto, grazie all’aggiunta della colla di pesce, un prodotto abbastanza facile da reperire e molto utilizzato nella produzione di dolci, potrete fare la gioia dei più piccoli (anche se siamo sicuri che anche gli adulti si leccheranno i baffi e le dita) con delle gustose caramelle gommose all’arancia. Questo dolcetto è l’ideale anche nel periodo delle vacanze di Natale e soprattutto durante l’Epifania, quando bisogna preparare la calza per la befana.

Spremute d’arancia

Anche se in apparenza preparare una spremuta è facile come bere un bicchier d’acqua, ci sono tutta una serie di accorgimenti che possono fare la differenza tra una comune spremuta e un’ottima spremuta. Ad esempio, avete mai pensato a quanto può essere importante la scelta della cultivar adatta? Sapete che potete usare anche altri frutti insieme alle arance in modo da sfumare il gusto e renderlo più gradevole? Se vi interessa scoprire tutte queste informazioni questo è il posto giusto!

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