Minatrice Serpentina: mezzi per il contrasto e caratteristiche

La Serpentina o Minatrice Serpentina degli agrumi è un lepidottero (un ordine di insetti di cui fanno parte anche le farfalle e le falene) noto col nome scientifico di Phyllocnistis citrella che è ormai diffuso in tutto il mondo (è stato osservato anche nel nostro paese a partire dal 1994).
Si tratta di un insetto che predilige tutte le piante della specie Citrus ed è quindi molto pericolosa per gli agrumeti, anche se non è difficile che attacchi anche piante di altro genere come le Oleacee (vale a dire l’olivo ma anche piante ornamentali come il gelsomino), le Fabacee (nella quale rientrano i legumi ma anche piante come la mimosa), le Lauracee (alloro, canfora e cannella) e varie altre.
Caratteristiche principali della Minatrice Serpentina
In origine, la Minatrice Serpentina è apparsa per la prima volta nell’Asia sud-occidentale ed è
giunta rapidamente in Africa e Australia, ma a partire dagli anni ’90 ha iniziato a diffondersi
nel resto del mondo. In particolare è arrivata nel 1993 in Florida minatrice serpentinae nello
stesso anno in Spagna. Nel giro di appena dodici mesi si sono registrati i primi attacchi contro
gli agrumeti della Sardegna e, nell’estate del 1995, di Sicilia e Calabria: possiamo quindi
affermare che nel breve volgere di poche stagioni tutte le principali zone di produzione di
arance e limoni hanno dovuto aver a che fare con questo nuovo e pericoloso nemico.
La minatrice serpentina ha l’aspetto di una piccola farfalla dalle ali bianche o argentate che
nello stadio adulto non supera i quattro millimetri di larghezza. Il nome deriva dal fatto che
questo lepidottero agisce sulle foglie più giovani e sui germogli scavando dei cunicoli a
spirale. Questo comportamento determina la distruzione delle cellule epidermiche e la comparsa
di malformazioni come accartocciamenti e ripiegamenti che a lungo andare fanno ingiallire e
morire le foglie che, al termine del processo, muoiono e cadono. La minatrice, comunque, attacca
anche i frutti (soprattutto i limoni) e anche in questo caso produce delle cavità sulla
buccia.
Le gallerie hanno lo scopo di consentire alle larve di annidarsi e superare l’inverno. Gli
esemplari femmina depositano le uova, fino a 100 alla volta, su entrambe le pagine delle foglie
e da lì le larve scavano i solchi dove resisteranno durante i mesi più freddi. La minatrice
serpentina, infatti, preferisce i climi caldi e entra in azione sul finire della Primavera, tra
la prima e la seconda decade di Giugno, e ha una soglia termica di 12 gradi Celsius: poiché gli
adulti operano prevalentemente durante la notte, è importante per la loro sopravvivenza che in
tale fase della giornata la temperatura non scenda mai al di sotto di tale valore.
Quali sono i mezzi per il contrasto della minatrice serpentina?
Contro la minatrice serpentina per fortuna è possibile fare ricorso a varie soluzioni. Nella
lotta biologica si impiegano insetti predatori, come alcune specie di Crisope e di Tripidi, e
parassitoidi come lo Pnigaulio agraules che rappresentano degli antagonisti naturali in grado di
contrastare efficacemente l’imperversare della serpentina. Nell’agricoltura integrata è
frequente il ricorso a imenotteri eulofidi per contenere in modo naturale questo pericoloso.
Inoltre, è possibile intervenire a livello agronomico attraverso alcuni accorgimenti che
consentono di diminuire la quantità di foglie giovani nei periodi dell’anno più a rischio di
attacchi da parte della Serpentina.
In particolare, è importante ridurre la presenza di succhioni, vale a dire dei germogli, in modo
da inibire il proliferare dell’insetto, effettuare in anticipo l’annuale potatura, evitare il
più possibile che si verifichino degli stress idrici e diminuire il ricorso a concimi azotati
durante la bella stagione. In alternativa, è possibile avvalersi della lotta chimica che, se
rivolta verso le larve non ancora adulte, va però attuata solo quando i germogli infetti hanno
superato la quota del 50%. In questi casi, è importante servirsi di sostanze a bassi livelli di
tossicità. Anche se l’agrume più a rischio è il limone, gli attacchi della minatrice serpentina
non vanno presi sotto gamba quando riguardano altri alberi della specie Citrus.
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