Le cocciniglie sono degli insetti fitofagi e fitomizi (che cioè si cibano della linfa delle piante) noti con il nome scientifico di Coccoidea, anche se l’origine del termine cocciniglia è spagnola e vuol dire “porcellino di terra”.

Si tratta di una categoria di insetti molto ampia (comprende infatti oltre 700 diverse specie suddvise in 7 macro famiglie) e in grado di creare gravi danni all’agricoltura. Sebbene raggiungano delle dimensioni molto contenute e non dispongano di un potenziale riproduttivo particolarmente alto (a differenza, ad esempio, di specie come gli Acari o gli Afidi), i danni prodotti possono avere una consistenza economica piuttosto seria perché se l’infestazione non viene combattuta in modo adeguato diventa molto difficile da controllare e sconfiggere.

Principali caratteristiche delle cocciniglie

I motivi per cui questi insetti sono particolarmente temuti sono diversi. In primo luogo, c’è da dire che gli esemplari in età adulta hanno una notevole resistenza grazie alle secrezioni protettive e sono in grado di resistere all’azione di vari tipi di insetticidi, quelli da contatto ad esempio, rendendo così molto complicato il lavoro degli agricoltori. Lo stesso non si può dire, invece, per gli esemplari giovani che risultano molto vulnerabili a diversi fattori di carattere ambientale che causano un tasso di mortalità davvero elevato, coccinigliaanche se per una fase talmente breve da non avere ripercussioni particolarmente gravi sulla numerosità delle popolazioni.

In secondo luogo, le cocciniglie riescono a diffondersi in modo piuttosto agevole. La loro dimensione ridotta, infatti, contribuisce a farle passare inosservate e possono viaggiare indisturbate sulle piante che vengono trasportate da un luogo all’altro. Infatti, si è assistito alla diffusione di varie specie di Cocciniglia che, inizialmente, erano tipiche di alcune zone specifiche e in seguito sono diventate comuni praticamente in tutto il mondo.

Infine, questi insetti hanno la caratteristica di essere polifagi, cioè si cibano di varie tipologie di piante, e al tempo stesso, grazie alla loro grande adattabilità ambientale, non si limitano ad attaccare solo una specifica parte ma imperversano indifferentemente su foglie, rami, frutti o germogli.

Gli effetti dell’azione delle cocciniglie sono essenzialmente di due tipi. In primo luogo, esse succhiando la linfa indeboliscono le piante e, al tempo stesso, immettono una saliva che ha effetti tossici e contribuisce a minare ulteriormente la salute del vegetale attaccato, riducendo la sua capacità di produrre frutti, per giunta. In secondo luogo, le piante colpite producono dei frutti che subiscono delle decolorazioni e hanno quindi un valore commerciale molto scarso. Infine, sono molte le specie di cocciniglie responsabili della produzione di melata, che sporca i frutti e favorisce la comparsa di fumaggine oltre a ostacolare i processi di fotosintesi, fondamentali per le specie vegetali. La melata, oltretutto, grazie al suo contenuto zuccherino ha l’ulteriore effetto di attirare molte formiche, il che spesso rappresenta un chiaro sintomo dell’infestazione di cocciniglia.

Alcune soluzioni utili per respingere gli attacchi della cocciniglia

Come abbiamo già sottolineato, è meglio evitare l’uso di pesticidi da contatto poiché questi insetti riescono a sviluppare delle difese naturali secernendo una sostanza che è un misto tra cera, lacca e seta e funge da barriera protettiva. Ugualmente inefficace, per gli stessi motivi, è l’uso del piretro che invece dà ottimi risultati con altri tipi di insetti. Una prima misura assolutamente naturale a cui fare ricorso è rappresentata dall’eliminazione, tramite potatura, di tutti i rami maggiormente coinvolti dall’infestazione, avendo cura ovviamente di distruggerli onde evitare il contagio di altre piante. Attualmente, tra le sostanze in commercio, pare che si ottengano buoni risultati con l’olio bianco minerale. Spruzzandolo sulle piante coinvolte, si formerà rapidamente una sorta di patina che finisce coll’avvolgere le cocciniglie soffocandole. Si tratta di un rimedio abbastanza efficace anche con la specie più pericolosa e resistente, la cocciniglia cotonosa. Per la lotta biologica invece, è possibile usare alcune specie di coccinelle, come ad esempio la Cryptolaemus montouzieri che rappresenta un naturale predatore. Quando l’infestazione di cocciniglia avviene su piccoli orti o piante in vaso è possibile usare altri metodi che sarebbero troppo onerosi e complicati da applicare su piantagioni o frutteti di ampie dimensioni: questi insetti, infatti, temono molto la pioggia quindi è possibile scacciarli spruzzando dell’acqua o applicando dell’alcool denaturato sulle zone interessate dalla presenza di cocciniglia.

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